Ruggero Rosfer
Ruggero Rosfer nasce a Milano e si forma artisticamente tra il liceo e gli studi di architettura al Politecnico. Il suo sguardo visivo, preciso e poetico, trova ben presto nella fotografia il mezzo espressivo ideale. Si trasferisce a Londra, dove inizia un percorso internazionale che lo porta sui set cinematografici, ritraendo icone del cinema mondiale, e successivamente in Cina, dove la fotografia diventa un ponte tra culture. A Pechino si apre una nuova fase: collabora con giornalisti italiani, riviste di moda cinesi e immortala gli atleti simbolo delle Olimpiadi. In questo periodo nasce anche una profonda collaborazione artistica con l’artista cinese Shaokun, con cui esplora linguaggi visivi che fondono fotografia e arte contemporanea.
L’India segna una svolta umana e creativa. Rosfer viaggia attraverso le caste sociali, raccontando con il suo obiettivo le contraddizioni e le speranze del Paese. Da queste esperienze nasce un progetto fotografico intenso, centrato sul concetto di sogno e libertà, con le famiglie – nobili o emarginate – come protagoniste silenziose.
Le sue tappe successive lo portano a Istanbul, Praga e infine di nuovo in Europa, dove prosegue con successo sia la sua attività fotografica che quella di regista di spot pubblicitari. Firma campagne di forte impatto sociale e collabora con grandi marchi della bellezza e della moda, con un occhio sempre attento all’identità visiva, all’etica e all’eleganza.
Tra i suoi lavori più iconici si ricordano le campagne contro la violenza di genere, le collaborazioni con agenzie internazionali legate ai diritti umani e i progetti artistici ispirati alla rinascita, alla memoria e alla natura. In Sudafrica nasce uno dei suoi lavori più profondi, dedicato alla salvaguardia della fauna selvatica e in particolare agli elefanti, simboli potenti di forza e fragilità.
Rosfer continua a muoversi con naturalezza tra mondi diversi: moda e attivismo, bellezza e impegno, arte e comunicazione. Il suo sguardo rimane riconoscibile, capace di raccontare l’essere umano con rispetto, delicatezza e intensità.
L’India segna una svolta umana e creativa. Rosfer viaggia attraverso le caste sociali, raccontando con il suo obiettivo le contraddizioni e le speranze del Paese. Da queste esperienze nasce un progetto fotografico intenso, centrato sul concetto di sogno e libertà, con le famiglie – nobili o emarginate – come protagoniste silenziose.
Le sue tappe successive lo portano a Istanbul, Praga e infine di nuovo in Europa, dove prosegue con successo sia la sua attività fotografica che quella di regista di spot pubblicitari. Firma campagne di forte impatto sociale e collabora con grandi marchi della bellezza e della moda, con un occhio sempre attento all’identità visiva, all’etica e all’eleganza.
Tra i suoi lavori più iconici si ricordano le campagne contro la violenza di genere, le collaborazioni con agenzie internazionali legate ai diritti umani e i progetti artistici ispirati alla rinascita, alla memoria e alla natura. In Sudafrica nasce uno dei suoi lavori più profondi, dedicato alla salvaguardia della fauna selvatica e in particolare agli elefanti, simboli potenti di forza e fragilità.
Rosfer continua a muoversi con naturalezza tra mondi diversi: moda e attivismo, bellezza e impegno, arte e comunicazione. Il suo sguardo rimane riconoscibile, capace di raccontare l’essere umano con rispetto, delicatezza e intensità.
Ruggero Rosfer nasce a Milano e si forma artisticamente tra il liceo e gli studi di architettura al Politecnico. Il suo sguardo visivo, preciso e poetico, trova ben presto nella fotografia il mezzo espressivo ideale. Si trasferisce a Londra, dove inizia un percorso internazionale che lo porta sui set cinematografici, ritraendo icone del cinema mondiale, e successivamente in Cina, dove la fotografia diventa un ponte tra culture. A Pechino si apre una nuova fase: collabora con giornalisti italiani, riviste di moda cinesi e immortala gli atleti simbolo delle Olimpiadi. In questo periodo nasce anche una profonda collaborazione artistica con l’artista cinese Shaokun, con cui esplora linguaggi visivi che fondono fotografia e arte contemporanea.
L’India segna una svolta umana e creativa. Rosfer viaggia attraverso le caste sociali, raccontando con il suo obiettivo le contraddizioni e le speranze del Paese. Da queste esperienze nasce un progetto fotografico intenso, centrato sul concetto di sogno e libertà, con le famiglie – nobili o emarginate – come protagoniste silenziose.
Le sue tappe successive lo portano a Istanbul, Praga e infine di nuovo in Europa, dove prosegue con successo sia la sua attività fotografica che quella di regista di spot pubblicitari. Firma campagne di forte impatto sociale e collabora con grandi marchi della bellezza e della moda, con un occhio sempre attento all’identità visiva, all’etica e all’eleganza.
Tra i suoi lavori più iconici si ricordano le campagne contro la violenza di genere, le collaborazioni con agenzie internazionali legate ai diritti umani e i progetti artistici ispirati alla rinascita, alla memoria e alla natura. In Sudafrica nasce uno dei suoi lavori più profondi, dedicato alla salvaguardia della fauna selvatica e in particolare agli elefanti, simboli potenti di forza e fragilità.
Rosfer continua a muoversi con naturalezza tra mondi diversi: moda e attivismo, bellezza e impegno, arte e comunicazione. Il suo sguardo rimane riconoscibile, capace di raccontare l’essere umano con rispetto, delicatezza e intensità.
L’India segna una svolta umana e creativa. Rosfer viaggia attraverso le caste sociali, raccontando con il suo obiettivo le contraddizioni e le speranze del Paese. Da queste esperienze nasce un progetto fotografico intenso, centrato sul concetto di sogno e libertà, con le famiglie – nobili o emarginate – come protagoniste silenziose.
Le sue tappe successive lo portano a Istanbul, Praga e infine di nuovo in Europa, dove prosegue con successo sia la sua attività fotografica che quella di regista di spot pubblicitari. Firma campagne di forte impatto sociale e collabora con grandi marchi della bellezza e della moda, con un occhio sempre attento all’identità visiva, all’etica e all’eleganza.
Tra i suoi lavori più iconici si ricordano le campagne contro la violenza di genere, le collaborazioni con agenzie internazionali legate ai diritti umani e i progetti artistici ispirati alla rinascita, alla memoria e alla natura. In Sudafrica nasce uno dei suoi lavori più profondi, dedicato alla salvaguardia della fauna selvatica e in particolare agli elefanti, simboli potenti di forza e fragilità.
Rosfer continua a muoversi con naturalezza tra mondi diversi: moda e attivismo, bellezza e impegno, arte e comunicazione. Il suo sguardo rimane riconoscibile, capace di raccontare l’essere umano con rispetto, delicatezza e intensità.
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